Dopo una formazione classica nell'arte del kaiseki, lo Chef Sakamoto ha deciso di lanciarsi nel mondo del ramen con la sua ultima impresa, Chotto Motto.

Sapporo, Giappone

L'inizio

1927

Daichi Sakamoto ha iniziato a cucinare all'età di cinque anni, aiutando sua madre a preparare il bento per il padre, la sorella minore e se stesso. Il chashu era un componente immancabile. La madre di Sakamoto aveva imparato a prepararlo durante un periodo di studi all'estero, a Hong Kong. Il giovane Chef Sakamoto ha avuto l'idea di aggiungere una marinatura, una formula da lui perfezionata durante l'adolescenza.

Molti anni dopo, ha lavorato come apprendista per il famoso chef Kazue Inoue presso un ryokan di lusso nella prefettura di Nagano. Lì, ha studiato l'arte del kaiseki per sette anni e si è particolarmente appassionato al futamono e alla zuppa tome-wan. La sua vocazione iniziava a prendere forma.

Tokyo, Giappone

La prima impresa

1998

Chef Sakamoto aveva supplicato la Chef Fukui di condividere con lui i suoi metodi. Lei aveva accettato di insegnargli le basi della sua arte, a patto che le promettesse di fare conoscere l'arte del ramen all'estero. Sakamoto aveva riferito la proposta alla sua famiglia e la madre lo aveva spronato a partire subito per Hong Kong.

La settimana successiva, chef Sakamoto è volato fino a "Pearl City", scoprendo di sentirsi assolutamente a proprio agio in quel contesto. Lì, ha capito di poter fondere i sapori dell'umami e le tipiche note affumicate della cucina cantonese con la ricchezza e le sfumature dei ramen. Rientrato a Tokyo, ha studiato presso la chef Fukui e, con la sua benedizione, sette anni dopo è tornato a Hong Kong.

Hong Kong

Una nuova sfida

2016

Chef Sakamoto aveva supplicato la Chef Fukui di condividere con lui i suoi metodi. Lei aveva accettato di insegnargli le basi della sua arte, a patto che le promettesse di fare conoscere l'arte del ramen all'estero. Sakamoto aveva riferito la proposta alla sua famiglia e la madre lo aveva spronato a partire subito per Hong Kong.


La settimana successiva, chef Sakamoto è volato fino a "Pearl City", scoprendo di sentirsi assolutamente a proprio agio in quel contesto. Lì, ha capito di poter fondere i sapori dell'umami e le tipiche note affumicate della cucina cantonese con la ricchezza e le sfumature dei ramen. Rientrato a Tokyo, ha studiato presso la chef Fukui e, con la sua benedizione, sette anni dopo è tornato a Hong Kong.